STEMMA COMUNALE 

Lo stemma del Comune di Ossona si presenta verticalmente diviso in due parti. Quella a sinistra, di sfondo azzurro scuro, raffigura una spiga di grano color oro, mentre nella parte destra è rappresentata una pianta di gelso su campagna verde e sfondo grigio-argento. Il Regio Decreto di concessione risale al 12 aprile 1939,mentre lo stemma è utilizzato dal Comune dal 1950. Lo stemma del Comune evidenzia la inequivocabile volontà degli amministratori dell’epoca, di illustrare con le più corrette figure araldiche quale fosse in quel tempo la principale attività economica del Comune da loro amministrato, ossia quella agricola. A questo scopo, nello stemma comunale sono state inserite due tra le più tipiche figure araldiche che si riferiscono all’agricoltura: la spiga di grano e l’albero di gelso. Nella blasonatura dello stemma (vale a dire nella sua descrizione araldica) l’albero di gelso è definito “al naturale” perché viene raffigurato con gli stessi colori che ha in natura e non con un tipico smalto araldico. E’ utile ricordare a questo proposito che gli smalti araldici sono costituiti da metalli (oro e argento) e da colori (rosso, verde, azzurro, nero e porpora). L’albero di gelso, oltre ad essere rappresentato al naturale è anche “nodrito” in quanto raffigurato senza che se ne vedano le sue radici.

 

 

 

OSSONA IN ETA’ ROMANA IMPERIALE 

Tracce e testimonianze del passato

Mostra archeologica

maggio 2015

I più antichi reperti storici ritrovati all’interno di quello che attualmente è il territorio comunale di Ossona risalgono al primo secolo avanti Cristo. Infatti, durante gli scavi per la costruzione di una villetta alla fine degli anni ’50 del secolo scorso, è stata rinvenuta una sepoltura a cremazione al cui interno si trovavano stoviglie e arnesi risalenti appunto ad almeno 100 anni prima della nascita di Cristo. Sulla base di questo ritrovamento, si può presumere dunque che qualche insediamento sull’attuale territorio ossonese, si sia avuto già a partire dal quinto secolo a.C. Successivamente, nell’area tra l’Olona e il Ticino -e quindi anche sull’attuale territorio comunale- si sono succedute le dominazioni romane e barbariche, sulle quali non disponiamo di notizie più puntuali al fine della cronistoria di Ossona.
 

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OSSONA DALLE ORIGINI AL CINQUCENTO

Frammenti di storia ossonese

volume 1 – dalle origini al cinquecento

Edito dal Comune di Ossona nel mese di maggio 2020

Per avere qualche notizia più precisa su Ossona, bisogna spostarci in piena epoca feudale e comunale, quando nel 1213 su un atto notarile compare il nome di Petro de Ossona. Possiamo quindi presumere che già attorno all’anno mille Ossona era un insediamento stabile, destinato poi ad ingrandirsi e svilupparsi sino a diventare la Ossona che oggi conosciamo. Da questo momento in poi, le notizie divengono più fitte e interessanti: sappiamo ad esempio che durante la dominazione spagnola il borgo di Ossona rimase senza feudatario. Il territorio attorno all’anno 1500 era quasi interamente boscoso e gli abitanti spesso convivevano con carestie, malattie e guerre.

 

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OSSONA DAL CINQUECENTO AL SEICENTO

Frammenti di storia ossonese

volume 2 – dal cinquecento al seicento

Edito dal Comune di Ossona nel mese di maggio 2020

Tra il 1576 e il 1577 una pesante epidemia di peste contribuì ad impoverire ulteriormente la zona. Solo agli inizi del ‘600 si registrano i primi aumenti demografici, subito annullati da un’altra epidemia di peste, quella del 1628-1630, descritta tra l’altro dal Manzoni nel suo più noto capolavoro. Erano anni difficili per la popolazione tant’è che nel ‘600 a motivo della povertà della zona, il comune venne messo all’asta ma rimase per anni senza acquirenti. Soltanto nel settembre del 1650, quando il “valore” degli abitanti scese da 62 a 40 lire per famiglia, il marchese Vercellino Maria Visconti acquistò Ossona per 2360 lire e ne divenne il primo feudatario. Con una semplice operazione matematica, deduciamo quindi che all’atto dell’acquisto ad Ossona risiedevano 59 famiglie. Famiglie perlopiù composte da massari, braccianti e artigiani, oltre a qualche proprietario terriero.

 

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OSSONA IL SETTECENTO

Frammenti di storia ossonese

volume 3 – il settecento

Edito dal Comune di Ossona nel mese di maggio 2020

Ossona rimase sotto il dominio dei Visconti sino al 1794, data della morte di Giuseppe Maria Visconti, ultimo discendente della facoltosa famiglia milanese. I diritti sul feudo passano quindi alla Regia Camera e poi al Demanio. Siamo ormai in epoca napoleonica, quando nel 1796 il Ducato di Milano passa sotto il dominio francese e la pieve di Corbetta, cui apparteneva anche Ossona, viene aggregata al Dipartimento del Ticino, con sede a Pavia. Non passano due anni, che nel settembre del 1798 il Dipartimento pavese viene soppresso e Ossona passa alla dipendenza di Milano, nel Dipartimento dell’Olona. Interessante notare come anche in epoca moderna ritroviamo nella storia di Ossona quei due fiumi, il Ticino e l’Olona, che sin dalle origini abbiamo visto legare le loro vicende a quelle di Ossona. L’Ottocento si apre con una cattiva notizia per gli ossonesi: nel 1811 un provvedimento amministrativo ha infatti previsto l’aggregazione con il limitrofo comune di Arluno.

 

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OSSONA L’OTTOCENTO

Frammenti di storia ossonese

volume 4 – l’ottocento

Edito dal Comune di Ossona nel mese di maggio 2020

La popolazione ha vissuto con rabbia e stupore la perdita di autonomia, apparentemente ingiustificata stante una radicata tradizione storica e religiosa del Comune. L’aggregazione durò comunque poco: basta infatti attendere il Congresso di Vienna del 1815 perché Ossona ritorni Comune autonomo. Arriviamo così agli anni che portano all’Unità Nazionale, che Ossona vive con notevole coinvolgimento trovandosi nel 1859 nelle immediate adiacenze del campo di battaglia di Magenta. Benché gli scontri si spinsero sino ai limiti dell’attuale frazione di Asmonte, le campagne ossonesi non vennero danneggiate in maniera significativa. Siamo così al 1866, quando l’Italia era ormai simile amministrativamente a quella che oggi conosciamo, e ritroviamo un’Ossona con circa mille abitanti all’interno del mandamento di Magenta. Nel 1869 Ossona viene aggregata con un Decreto del Re al limitrofo Comune di Casorezzo: tale provvedimento venne accolto con stupore, sorpresa e disappunto dalla comunità ossonese, che si fece portavoce più volte presso il Ministro dell’Interno per la revoca del medesimo Decreto. A fine ‘800 si registrano numerosi scioperi originati dalla precarietà e dai disagi dei contadini e uno in particolare, nel maggio del 1889 coinvolge anche la popolazione ossonese. Sempre a fine ‘800, Ossona vive una fase importante che segna tutto il territorio dell’alta pianura milanese: la costruzione del canale Villoresi. Costruzione che segna il definitivo passaggio da un’irrigazione legata esclusivamente alle vicissitudini meteorologiche, ad una che sfrutta un più razionale impiego delle risorse idriche, con gli indubbi vantaggi associati in termini di stabilità del raccolto. Ossona viene così attraversata da nord a sud da una derivazione principale del canale Villoresi e tutto il suo territorio viene solcato da altre diramazioni minori.

 

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LUIGI CANZI

UOMO DEL NOSTRO TEMPO

Edito dal Comune di Ossona nel mese di agosto 2023

Nel percorso di questa monografia, con la riscoperta del personaggio e concittadino Luigi Canzi passiamo anche attraverso avvenimenti nazionali ed internazionali, crisi locali, la nascita di realtà imprenditoriali, la fine della mezzadria, la nuova agricoltura con l’arrivo del canale Villoresi, l’autonomia di Ossona da Casorezzo, la finanza nazionale e internazionale della Banca Commerciale Italiana. È nutrito il gruppo di concittadini che hanno lavorato alla storia di Canzi, con il fondamentale contributo dell’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo, la Fondazione Archivio Diaristico Nazionale, nonché i parenti di Canzi, la famiglia Battaglia, i signori Pizzoni, e la famiglia Vanini.  Conoscere la storia di Luigi Canzi ci fa più consapevoli delle qualità del nostro paese, sia esso Ossona o Italia.

Ossona, 24 agosto 2023

 

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COME ERAVAMO

OSSONA DA SCOPRIRE

Edito dal Comune di Ossona nel 2006

Carrellata di fotografie e immagini di Ossona del ‘900.

La tessitura Baroni – La fornace Cucco – L’inaugurazione della torre civica nel 1935 – Ossona nel ventennio – La sezione dei Combattenti e reduci del 1954 – Compagnie di leva – Classi scolastiche dal 1914 – Il coadiutore don Giocondo 1943 – 1953 – La sede DC degli anni ’60 – Le gite della ditta Macchi – Le processioni.

 

 

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GIOVANNI GARAVAGLIA

IL PITTORE DEGLI ANGELI

Edito dal Comune di Ossona nel 2008

Nel centenario della nascita le associazioni di Ossona ricordano Giovanni Garavaglia, pittore ossonese di grande talento. Ha operato in diverse chiede della Lombardia negli anno quaranta e cinquanta.

 

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IL COMUNE E LA SUA STORIA NEL CENTENARIO DELL’AUTONOMIA

Edito dal Comune di Ossona nel 2009

 

Nel centenario dell’autonomia di Ossona avvenuta nel 1909, col decreto regio che stabiliva il distacco di Ossona dal comune di Casorezzo. Le manifestazioni si svolsero con la partecipazione delle associazioni e di tutta la cittadinanza.

 

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CENTOCINQUANTESIMO ANNIVERSARIO DELL’UNITA’ D’ITALIA

IL COMUNE FESTEGGIA

Edito dal Comune di Ossona nel 2011

Nel centocinquantesimo anniversario della Unità d’Italia Ossona festeggia, cittadini e ospiti.

 

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L’ANTICA FIERA DI

SAN BARTOLOMEO

Edito dal Comune di Ossona nel 2012

Carrellata di immagini e fotografie della Fiera di San Bartolomeo del 24 agosto 2012.

 

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LA NOSTRA STORIA

FRAMMENTI DEL PASSATO

Edito dal Comune di Ossona nel 2017

Carrellata di fotografie e immagini di Ossona del ‘900.

La civiltà contadina e l’allevamento dei bachi da seta – I contratti d’affitto – La filanda d’Asmonte, Setificio Gerli – la Manifattura Zucchi – La falegnameria Gornati – Le officine meccaniche Garavaglia – La tessitura Bellora – Le Officine Meccaniche Macchi Guglielmo – L’industria meccanica di precisione di carlo Bianchi – L’ingranditore fotografico Superego – Il tempo libero: la colonia elioterapica,  le gite,  i musicisti, bocce e cuccagna, teatro.

 

 

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CAPPELLA FUNERARIA

TACCIOLI – LITTA

Edito dal comune di Ossona nel 2019

Sequenza di immagini e fotografie della originale e bellissima cappella cimiteriale della famiglia Taccioli Litta Modignani, costruita nel 1849, ancora visibile nel centro del cimitero di Ossona. Ha ospitato opere d’arte importanti, oggi al museo del castello di Milano. Il video si conclude con una breve “Spoon River” di foto della famiglia.

 

 

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